Il primo alimento con cui entriamo in contatto, leggero, nutriente, sano; e dalla nostra nascita è presente quasi sempre nella nostra alimentazione di tutti i giorni. Si tratta del latte, nutrimento per eccellenza, che, anche se in varie forme, non manca mai nel nostro frigorifero.
Sui banchi del supermarket lo troviamo sia nel reparto frigo che sui comuni scaffali. Questo perché, pur essendo un alimento che va preferibilmente consumato fresco, così che conservi -e ci trasmetta- tutte le sue proprietà nutritive, esiste anche nella forma a lunga conservazione: cioè sottoposto a un trattamento termico più complesso della pastorizzazione, che gli consente appunto, di durare a lungo nella nostra dispensa. Ne sono un esempio il latte UHT (Ultra High Temperature) e il latte sterilizzato.
Se rivolgiamo la nostra attenzione al banco frigo, vediamo invece che le tipologie in commercio sono molteplici: il latte intero, che ha un sapore deciso, una densità in bocca molto forte, e lascia un senso di grasso sulla lingua Spesso questo tipo di latte risulta indigesto a molti, anche se bevuto in piccole quantità. E’ preferibile dunque usarlo nella preparazione di salse e dolci, conferirà alle nostre pietanze sapore, senza appesantire.
L’alternativa al latte intero è il latte parzialmente scremato, di gran lunga il più venduto: ha un basso contenuto di grassi, circa il 10% e garantisce una combinazione equilibrata tra energia e leggerezza. E’ quello che più diffusamente si usa per la prima colazione o per la merenda dei ragazzi. Per chi deve stare attento a seguire una dieta molto povera di grassi, per ragioni estetiche o di salute, la scelta cade di solito sul latte totalmente scremato.I nutrizionisti di ultima generazione tendono però a sconsigliarlo: il contenuto di grassi e di calorie è sì molto ridotto, ma il gusto ne risulta completamente alterato.
Meglio dunque berne un po’ in meno, ma non rinunciare al piacere. Chi fosse intollerante al latte, o meglio al lattosio (cioè lo zucchero presente nel latte) può scegliere un latte ad alta digeribilità, oppure sostituirlo con latte di soia, di riso, di mandorle o di farro (di solito in vendita nei supermarket più forniti, o negli empori biologici). Ma per sopperire alla mancanza di calcio, questa bevanda andrà necessariamente integrata con l’assunzione di soia, di verdure a foglia verde scuro e dai semi del sesamo