Tutti abbiamo nell’armadio qualcosa di prezioso, raffinato e delicato: biancheria di pizzo, maglioni in cashmere, abiti in seta, giacche di pelle, camicette con applicazioni ecc. Non si può certo pensare di rovinare questi capi così importanti con un lavaggio!! Questi tessuti sono fatti per durare nel tempo, ecco perché è importante sapere come lavare le cose delicate e mantenerle perfette il più a lungo possibile. Per fortuna le regole per trattare con “i guanti bianchi” questi capi ci sono, eccole svelate:
Come lavare il pizzo
Per evitare che il pizzo si rovini l’ideale è certamente il lavaggio a mano, in acqua tiepida, con detersivo per capi delicati e passaggio finale in balsamo ammorbidente. Terminato l’ultimo risciacquo i capi non vanno strizzati, ma tamponati con un asciugamano e stesi in posizione orizzontale, all’ombra e lontano da fonti di calore.
Se il tempo scarseggia e non avete tempo per lavare a mano potete comunque salvaguardare i vostri capi in pizzo anche con il lavaggio in lavatrice. Inseriteli in una retina da bucato o in mancanza dentro una federa da cuscino. Programmate un lavaggio molto delicato e usate un detersivo neutro tipo sapone di Marsiglia liquido. La temperatura dell’acqua non dovrebbe superare i 30°, e la centrifuga andrebbe esclusa o comunque programmata al minimo. Per l’asciugatura regolatevi come sopra.
Come lavare la seta
Anche la seta va trattata con delicatezza, e lavata a mano o, se le istruzioni di lavaggio lo consentono, anche a macchina, ma sempre con un programma adeguato. In questo caso vi consigliamo però di optare per un detergente specifico per la seta, e di sostituire l’ammorbidente con un balsamo per capelli in caso di lavaggio a mano: essendo la seta una fibra naturale se ne gioverà di certo. Se invece lavate in lavatrice mettete l’aceto bianco nella vaschetta a posto dell’ammorbidente, perché vi aiuterà ad eliminare meglio i residui di detergente, fisserà i colori e manterrà le fibre morbidissime.
Per asciugare i capi in seta è sconsigliata l’asciugatrice in quanto questo materiale teme le alte temperature. Metteteli all’ombra, appesi su una gruccia e una volta asciutti stirateli, se l’etichetta lo consente, a bassa temperatura e a rovescio.
Come lavare il cashmere
Il cashmere, come le altre lane, teme lo sfregamento eccessivo, pena la formazione di pilling (quelle piccole palline di fibre). Per questo se volete mantenerlo bello più a lungo trattatelo bene durante il lavaggio. Se potete scegliete un lavaggio a mano, da effettuare con acqua a temperatura appena tiepida, ma soprattutto costante durante tutte le fasi di lavaggio.
Usate pochissimo detersivo specifico per lana, o in alternativa poche gocce di shampoo neutro per bambini, e trattate un solo capo alla volta, meglio se a rovescio. Muovete il capo con le mani delicatamente, poi sciacquate abbondantemente per eliminare ogni residuo di detersivo. Non torcete e non strizzate i maglioni, ma arrotolateli dentro un asciugamano per eliminare l’acqua in eccesso.
Fate asciugare in posizione orizzontale, all’ombra e distante da fonti di calore, e una volta asciutto stirate a bassa temperatura e a rovescio.
Come pulire i capi in pelle
I capi in pelle temono l’acqua, per questo vanno puliti e non lavati, tuttavia utilizzeremo l’acqua anche se in piccole quantità. Per rinnovare giacche, gonne o pantaloni in questo materiale preparate una soluzione con una tazza di acqua calda e una goccia di sapone di Marsiglia liquido. Fate sciogliere bene il sapone poi inumidite con la miscela un panno in microfibra non abrasivo. Passatelo rapidamente sui capi in pelle e successivamente passate un altro panno in microfibra inumidito con sola acqua. Asciugate subito con un canovaccio morbido in spugna o in lino.
Passate alla fine una crema specifica per ravvivare e nutrire la pelle: in questo modo non si seccherà e potrete evitare quelle antiestetiche screpolature che si formano col tempo su questi capi.
Come lavare capi con applicazioni
Quando si ha a che fare con top, bluse o camicette decorate di strass, paillettes, perline o altre applicazioni la massima cura va riservata proprio a questi dettagli. Il rischio maggiore durante il lavaggio è che si stacchino, ma dobbiamo evitare anche che si rovinino nel colore e nella finitura.
Per evitare disastri l’ideale è il lavaggio a mano, così potrete tenere tutto sotto controllo. Anche in questo caso valgono le istruzioni per i capi delicati visti prima, sia per quanto riguarda la temperatura dell’acqua che per la scelta del detergente. Se invece volete lavare il capo in lavatrice, e l’etichetta lo consente, vi consigliamo di rovesciare il capo e inserirlo in una retina da bucato o in una federa: lì dentro le decorazioni resteranno protette dagli urti sulle pareti del cestello. Sempre per la stessa ragione, se potete escludete del tutto la centrifuga, o impostatela a non più di 400 giri.
Una volta lavati stendete i capi all’aperto appesi sugli appendini, e se è necessario stirarli usate un ferro a vapore verticale, evitando di direzionare il getto proprio sulle applicazioni.