La cucina al vapore ha una storia molto antica e permette di cucinare senza grassi, mantenendo intatte le proprietà dei cibi, perchè riesce a limitare la perdita di vitamine e sali minerali, che di solito dopo una cottura in padella o tramite bollitura vengono persi. I cibi sono così più saporiti e sani.
Per eseguire una cottura al vapore, attualmente sono in commercio diversi tipi di pentole, persino quelle elettriche e quelle per il forno. Tuttavia si può cucinare con questa tecnica anche senza i diversi accessori, ma semplicemente cuocere i vari alimenti in una sola volta, disponendoli su livelli diversi di altezza.
Ecco cosa serve per cucinare al vapore: una pentola di quelle alte e larghe, dei cestelli di bambù o acciaio o silicone, alcune griglie con i piedini ed un coperchio.
Per cominciare, si riempie la pentola di acqua per circa metà del suo volume e poi la si mette sul fuoco. Quando si è raggiunta la bollitura, si sistemano uno o più cestelli sulla pentola, formando una specie di torre. I vari livelli vanno creati tramite le griglie coi piedini, che si appoggiano sul bordo del cestello inferiore. Le verdure vanno tagliate a pezzi e sistemate nei livelli più alti, mentre carne, pesce, o altri alimenti che richiedono cotture più lunghe, vanno messi nei livelli più bassi.
Il cestello messo più in basso deve essere controllato perchè resti mai a contatto diretto con l’acqua, altrimenti si compromette la cottura.
Sul cestello più in alto va appoggiato il coperchio, che deve essere largo come la pentola, così il vapore non verrà disperso nell’ambiente ma resterà nella torretta creata e cuocerà a puntino le pietanze. Bisogna soltanto stare attenti che l’acqua non si riduca troppo. In questo caso, basterà aggiungerne altra.
Gli amanti delle spezie potranno soddisfare i loro palati aggiungendo le loro erbe preferite nell’acqua, che trasmetterà in forma di vapore le loro essenze ai cibi che stanno cuocendo.
Per regolarsi sulla cottura in fatto di tempi, bisogna regolarsi in base alla quantità del cibo ed alla sua qualità. Di solito si va dagli otto ai venti minuti, perchè un pezzo di carne o pesce sui cento o centocinquanta grammi, ci mette dagli otto ai dieci minuti per cuocere; le verdure ci mettono invece dai dieci ai quindici minuti.
Qualcuno utilizza anche la cottura con la pentola a pressione, mettendo pochissima acqua sul fondo e inserendo i cibi nel suo interno insieme al cestello, chiudendo infine il tutto con il coperchio ermetico.
Le brave massaie e casalinghe sanno di certo che, quando cucinano un minestrone o il bollito, possono benissimo sfruttare il vapore della cottura per cuocere altre pietanze, sempre mettendo gli appositi cestelli sulla pentola e creando la torretta, sovrastata da un coperchio.
Al vapore è possibile cuocere di tutto, ma bisogna stare attenti a cosa si abbina, perchè potrebbero esserci degli inconveniente a livello di gusto. Ad esempio, non mettere mai dei dolcetti a cuocere insieme ai broccoli. Anche le ricette al formaggio non vengono molto bene, poiché la sua liquefazione potrebbe rovinare la ricetta. Le carni rosse sono meglio alla griglia, mentre quelle bianche è meglio sceglierle tenere perchè i pezzi più duri hanno bisogno di più tempo di cottura.
La cottura al vapore
