Il piacere di scorgere dalla propria finestra un angolo verde, accompagnato da note vivaci di fiori grandi e piccoli, è impagabile. Ma non si nasce giardinieri e, per tutti, c’è sempre una prima volta dal vivaista. Quali piante scegliere e, anche, come disporle sul nostro balcone? La scelta nasce a tavolino, anzi, sul balcone stesso: osservate con attenzione quando riceve la luce e per quante ore. Valutate l’esposizione alle intemperie. Ora, metro alla mano, calcolate le sue misure e decidete come disporre le piante sul balcone: avrete più libertà di scelta lo spazio è oltre i 5 metri e largo almeno uno e mezzo.
Altrimenti, il consiglio è di optare per un paio di vasi grandi da mettere a terra negli angoli principali e fioriere da appendere esternamente lungo il parapetto. Siete dei principianti, quindi non esagerate con il numero: quattro vasi da 40 o 60 centimetri andranno più che bene. A terra, potreste decidere per due belle piante di ortensia (Hydrangea): nei mesi caldi si annaffia ogni giorno, aggiungendo del concime liquido una volta alla settimana. Quando perde le foglie va potata, per regalarvi a primavera un nuovo vigore e una lunga stagione di fioritura. Se il vostro balcone resta molto al sole, soprattutto al mattino, potreste disporre delle bocche di leone nei due vasi centrali e surfinie ai lati: avrete così piante ricadenti e altre ben visibili dall’interno di casa.
Le bocche di leone (Antirrhinum majus) vanno semplicemente seminate all’inizio della primavera e, se innaffiate e concimate con regolarità, regaleranno colore fino all’autunno. La surfinia ha bei fiori colorati e il vantaggio di crescere velocemente: mettete un paio di piantine per vaso e in un mese avrete una ricaduta verde di 40-50 centimetri. Innaffiate in abbondanza, ma senza lasciare ristagni. Le tinte di bocche di leone e surfinie possono variare: avrete una predominanza di rosa carico e viola data dalla surfinia, cui si accosterà il giallo o rosa delicato degli altri fiori.
Passiamo ai balconi più ombreggiati: anche qui è bene giocare sugli accostamenti di colore. Proponiamo l’azzurro delicato della plumbago e il rosa o rosso del geranio. La plumbago (Plumbago capensis) è un rampicante che, se potata in rami della lunghezza di una cinquantina di centimetri massimo, assume un portamento quasi ricadente, creando un cespuglio di fiorellini celesti. Il geranio edera (Pelargonium peltatum) ha lunghi fusti ricadenti, con una crescita piuttosto veloce. Innaffiate costantemente e concimate durate le fioritura.