Come sapete tutti, l’aceto bianco entra di frequente nelle nostre miscele naturali e nelle soluzioni di casa che vi proponiamo e non è certo un caso. L’aceto bianco, grazie alla sua particolare composizione chimica, si è rivelato infatti un detergente molto potente contro alcuni tipi di sporco, ma anche un coadiuvante molto efficace per migliorare sensibilmente il risultato di alcune procedure di pulizia. Alcuni esempi? Con l’aceto bianco si può rimuovere efficacemente il calcare poiché le componenti acide ne sciolgono le molecole, ma anche ravvivare i colori e ammorbidire il bucato se addizionato al normale lavaggio in lavatrice.
Visto il suo largo impiego, l’aceto bianco ha però suscitato in voi numerose curiosità e domande e oggi vogliamo rispondere alle più frequenti per fare così chiarezza sull’uso più idoneo e corretto di questo importantissimo alleato nelle nostre pulizie. Vediamo!
1.L’aceto bianco va diluito?
- La risposta a questa domanda può essere solo una: dipende! Già, perché in alcuni casi e in determinate miscele l’aceto bianco va usato in purezza per mantenere concentrate tutte le sue proprietà pulenti, mentre in altri casi è preferibile diluire l’aceto con dell’acqua, in proporzioni di volta in volta variabili, per evitare che risulti troppo aggressivo. Cosa fare allora? In linea di massima vi possiamo consigliare di usarlo puro dove è necessaria molta forza pulente su superfici non troppo delicate come ad esempio la rimozione del calcare dalla doccia. Quando invece le superfici sono delicate meglio diluirlo, come ad esempio per pulire e lucidare i mobili in legno. La cosa migliore che potete fare è comunque consultare sempre le dosi che vi forniamo con le nostre miscele.
2.L’aceto bianco va risciacquato?
- La risposta è no! Non è necessario risciacquare le superfici pulite con l’aceto, ma va da sé che in alcuni tipi di pulizia il risciacquo è comunque necessario per altri motivi: quando dobbiamo eliminare il calcare l’aceto certamente ci aiuterà a scioglierlo, ma poi la superficie va completamente ripulita dai residui con una spugna bagnata. Se invece usate l’aceto per lavare i pavimenti non c’è necessità di fare una seconda passata di risciacquo, e se siete preoccupati per l’odore potete stare tranquilli, perché questo è estremamente volatile e tende a dissolversi rapidamente con l’asciugatura.
3.Quali tipi di aceto usare?
- Il più comune è senz’altro l’aceto di vino bianco. È quello che compare maggiormente nelle nostre miscele, ma non è certo l’unico che potete usare: è ottimo anche l’aceto di mele, un po’ più delicato e dall’odore meno pungente e decisamente più gradevole. C’è poi l’aceto di alcol, un particolare aceto di facile reperibilità in qualsiasi supermercato. È anch’esso bianco, anzi alla vista appare proprio trasparente, e può sostituire tranquillamente quello di vino bianco per le pulizie, e a volte è da preferire soprattutto in virtù del suo costo davvero contenuto. È sconsigliato invece usare l’aceto di vino rosso, perché per via della sua pigmentazione potrebbe macchiare le superfici.
4. L’aceto bianco uccide la muffa?
- Sì, e non solo la muffa! Alcuni studi scientifici hanno infatti dimostrato che l’aceto bianco può uccidere fino all’82% delle spore di muffa, ma è efficace anche contro alcuni batteri e microrganismi. La nostra miscela per eliminare la muffa dai muri o dalla doccia quindi vi assicurerà non solo l’eliminazione del problema al momento, ma contrasterà anche la sua ricomparsa, oltre a portare una maggiore igiene a tutte le superfici trattate.
5. Cosa non pulire con l’aceto bianco?
- Come abbiamo visto l’aceto è formidabile per le pulizie, e questo grazie alle sue caratteristiche che gli conferiscono un ph acido, ma proprio per questo ci sono casi in cui è sconsigliato utilizzarlo. Il ph acido infatti può danneggiare alcune superfici, come ad esempio il marmo, il granito e le pietre naturali: queste sono fatte in gran parte di elementi calcarei che verrebbero corrosi dall’aceto. Bisogna andare cauti anche con il parquet, che potrebbe macchiarsi se si usa l’aceto non correttamente diluito. Altro punto sensibile sono gli apparecchi hi-tech: in questo caso quasi tutto può danneggiarli e l’aceto non fa eccezione, meglio ripiegare sull’acqua demineralizzata da usare con estrema parsimonia. Evitate anche l’uso dell’aceto su pentole e padelle in ferro perché potrebbero ossidarsi più facilmente.