Gesti semplicissimi che aiutano il futuro del nostro pianeta. Non è un’esagerazione: basta porre un po’ di attenzione per consegnare un mondo più pulito alle future generazioni. Modificando in casa le piccole abitudini quotidiane, contribuirete a ridurre molti sprechi inutili.
Acqua.
Il consumo si riduce fino al 30% montando sui rubinetti quegli anellini dal nome buffo, i cosiddetti “rompigetto”, che immettono più aria nel flusso dell’acqua, lasciando comunque il getto altrettanto potente.
Controllate anche che i rubinetti non gocciolino: 30 gocce perse in un minuto sono 2700 litri di acqua sprecata in un anno!
Curioso sapere che più di 1/3 del consumo domestico di acqua è da imputare allo sciacquone. Dotando il WC di uno scarico con 2 pulsanti a quantità differenziata si può scegliere, secondo la necessità, di utilizzare acqua in maggiore o minore quantità.
È bello cantare sotto la doccia ma, se vi ricordate di chiudere l’acqua mentre vi insaponate e cercate di lavarvi nel minor tempo possibile, farete un gesto utile all’ambiente.
Un altro consiglio: quando lavate la vostra frutta e verdura, usate una bacinella invece di farlo sotto l’acqua corrente; riutilizzate poi l’acqua per lavare il lavandino o innaffiare le piante.
A proposito delle vostre piante in giardino o sul balcone, innaffiatele preferibilmente verso sera perché l’acqua evapora più lentamente e la terra l’assorbe meglio.
Energia elettrica.
Risparmiare è altrettanto facile e poco impegnativo, con piccole attenzioni quotidiane, che diventano pian piano un’abitudine.
Un modo molto semplice è spegnere sempre le luci quando si esce da una stanza; insegnatelo anche ai vostri figli, perché diventi consuetudine.
Inoltre, spegnendo i piccoli elettrodomestici tramite l’interruttore o togliendo la spina si ottiene un risparmio del 10% circa; infatti, se lasciati in standby, questi apparecchi continuano a consumare.
Anche i caricatori dei telefoni cellulari continuano ad assorbire energia, nonostante la ricarica sia già stata completata, perché al loro interno c’è un trasformatore: toccatelo e vi accorgerete che rimane caldo, segno che continua a utilizzare energia.