Lavare a mano o in lavastoviglie: c’è chi dice sì, c’è chi dice no. Non è solo il titolo della canzone di Vasco, rappresenta anche opposte correnti di pensiero su questo argomento.
Per la lavastoviglie i dati parlano chiaro e a noi piacciono perché sposano ambiente e comodità. Alcune ricerche hanno infatti messo a confronto il lavaggio dei piatti a mano con quello a macchina e hanno scoperto che – a parità di stoviglie lavate – quest’ultima consuma ¹/6 di acqua in meno. Quindi, se ne possedete una, usatela senza scrupoli.Vediamo ora qualche accorgimento per risparmiare con la lavatrice. Questo elettrodomestico va usato sempre e solo a pieno carico, scegliendo temperature di lavaggio fino a 60°, invece di arrivare ai 90°. Se avete dei dubbi riguardo alla pulizia profonda dei vostri capi, è bene sapere che dal punto di vista igienico 60° sono sufficienti, fanno consumare minore energia e danneggiano meno gli indumenti. Inoltre il prelavaggio è necessario solo per carichi molto sporchi, quindi attivatelo solo in rari casi. Ricordatevi sempre di non eccedere nelle dosi dei detersivi, che ormai sono veramente efficaci sulle macchie anche in piccole quantità e a basse temperature.
Oggi si può risparmiare sul costo della tintoria perché si possono lavare in casa anche indumenti fini, come l’intimo, o tessuti delicati, come la lana e la seta, oltre a capi vari, come sciarpe, guanciali, piumoni, coperte… L’importante è leggere bene le etichette dei capi e conoscere a fondo tutti i programmi della lavatrice per scegliere il programma più adatto.
Una buona notizia è che i nostri amici elettrodomestici hanno dimezzato i consumi. Le nuove classificazioni energetiche riportate sugli apparecchi indicano la classe di appartenenza: vanno dalla A+++ (minor consumo) alla D (consumo massimo). Quindi… attenzione all’alfabeto!