È uno degli strumenti bancari più utilizzati, ma sapete esattamente a cosa serve un conto corrente? Titty& Flavia, le vostre Influencer, esperte di Economia Domestica, oggi vi parlano di un argomento che interessa tutti.
Ciao da T&F, sapete che è sempre un buon giorno per risparmiare? Noi ve lo ricordiamo da sempre, ma ora vogliamo darvi qualche dritta in più sull’argomento. Ad esempio, se non volete pagare inutili interessi di mora ricordate sempre di pagare le bollette in tempo, utilizzando anche a casa uno scadenzario da ufficio. Se però volete essere ancora più sicuri vi basterà far addebitare le bollette direttamente sul conto corrente. Sapevate che il conto corrente serve anche a questo? Se non ne sapevate niente è il caso di cominciare dal principio: vediamo insieme a cosa serve il conto corrente.
Probabilmente tutti ne avete uno. Il conto corrente oggi è uno strumento indispensabile, e se lo si domina perfettamente può davvero farvi risparmiare molto.
Vediamo dunque a cosa serve il conto corrente e quale è la sua definizione.
Si tratta di uno strumento bancario che chiunque, privati o aziende, può aprire all’interno
di un istituto di credito. Esso consente al titolare, chiamato correntista, l’utilizzo della cosiddetta moneta elettronica. In pratica permette di utilizzare tutti quegli strumenti che sostituiscono la moneta contante, come ad esempio assegni, bonifico, carte di credito ecc. non solo, attraverso il conto corrente le persone possono movimentare denaro in vari modi: accredito dello stipendio, pagamento delle utenze con addebito diretto ecc.
Con il conto corrente però, il rapporto con il denaro contante non viene del tutto annullato, poiché normalmente viene data la possibilità al correntista di prelevare banconote allo sportello dell’istituto di credito o allo sportello automatico del bancomat attraverso l’apposita carta bancomat. Quest’ultima inoltre, può essere utilizzata in tutti gli esercizi commerciali per il pagamento elettronico. coCome si può notare il conto corrente serve ad una corretta gestione dei flussi monetari della famiglia, a regolare le entrate e le uscite, e a detenere la liquidità necessaria per soddisfare le esigenze di cassa dell’intero nucleo familiare.
Alcune persone pensano che il conto corrente possa essere utilizzato anche per amministrare i propri risparmi, ma va detto che, anche se la cosa è fattibile, questo aspetto non è certo quello più rilevante. Anzi, lasciare grandi somme sul conto corrente è decisamente sconsigliato, poiché l’esiguo tasso di interesse corrisposto dall’istituto di credito al correntista consente a malapena la copertura delle spese di gestione del conto stesso. Meglio quindi sfruttare altri strumenti finanziari per gli investimenti.
Vi ricordiamo infine che il conto corrente può essere usato anche in minima parte come strumento di accesso al credito. Spesso la banca infatti concede al correntista un piccolo fido, o scoperto, per cui possono essere prelevati fondi anche oltre le somme disponibili. In questo caso occorre però fare molta attenzione, perché gli interessi a debito di un conto corrente in rosso possono essere anche molto onerosi.