Alabastro, pulizia e ingiallimento

L’alabastro è una pietra molto simile al marmo che si trova allo stato naturale e già abbastanza diffuso dai tempi antichi per la lavorazione e la creazione di oggetti utili e di pregio come caminetti, orologi o mensole di diverse dimensioni. Si tratta di un materiale che si presta molto per la creazione di lastre e può essere utilizzato anche come aggregante alla calcite e per la realizzazione di altri materiali d’arredo. Infatti una volta indurito assume consistenza, durezza, lucentezza ed eleganti venature proprio come il marmo allo stato puro.

Quando dobbiamo pulire un oggetto in alabastro di tipo bianco che tendenzialmente con il passare del tempo è soggetto ad ingiallirsi, lo si può fare utilizzando semplici ed efficaci sistemi. Innanzi tutto bisogna intervenire per eliminare il giallo, quindi si inizia la lavorazione sgrassando l’intera superficie con acqua e sapone neutro, dopodiché bisogna asciugarlo perfettamente con un panno morbido ed infine trattarlo con della carta abrasiva. pulire le scope
Quest’ultima deve essere di tipo sottilissimo, ed è acquistabile presso colorifici o fornitori di materiali per orafi o autofficine. In gergo viene chiamata “carta di lucido” proprio per la sua piccolissima grana. Lo strofinio sull’alabastro con questa carta, va effettuato sempre nella stessa direzione per evitare striature; tuttavia dove il giallo è maggiormente visibile si può utilizzare anche della carta abrasiva con una grana molto più doppia.

Terminata anche la fase di sgrossatura, la superficie di alabastro appare pulita ma opaca e granulosa, per cui va utilizzata della cera liquida per marmi e applicata su di essa con un panno e lasciata in posa per una buona mezz’ora. Trascorso tale tempo la cera (diventata nel frattempo solida) va asportata del tutto utilizzando un panno di tela. Successivi passaggi con un panno di lana o una spazzola rotante con cuffietta di peluche sulla superficie di alabastro, la rendono lucida, pulita e consentono di apprezzare di nuovo il suo colore e soprattutto la trasparenza che lo caratterizza.